"Ognuno di noi è la media delle 5 persone che frequenta di più"

15.12.2020

In una delle mie letture serali dei giorni scorsi mi sono imbattuta su una frase che ha suscitato in me alcune riflessioni:

"Ognuno di noi è la media delle 5 persone che frequenta di più".

(Jim Rohn)


L'associazione immediata è stata: le persone positive portano un'influenza positiva, quelle negative mi influenzano negativamente. Ma cosa significa "positive" o "negative"? Per rendere utile questa generalizzazione, proviamo a contestualizzarla nel nostro quotidiano, come ad esempio:

è più utile frequentare persone che, rispetto alla mia visione della vita, rispecchiano meglio i miei valori e si avvicinano di più ai miei modelli di riferimento.

Se mi circondo di persone tossiche, dedite alla lamentela, troppo giudicanti o rabbiose, bisognose di tutta l'attenzione solo per loro, pronte a puntare il dito accusando per ogni minima (secondo loro) mancanza nei loro confronti, e così via, la mia vita sarà avvelenata.
Se mi circondo di persone premurose, di buon cuore, orientate a vedere i lati positivi nelle cose, disponibili ad accogliere punti di vista diversi dai loro, disposte a condividere e non solo a prendere, pronte al chiarimento in caso di disguido, felici per i raggiungimenti altrui quanto per i propri, la mia vita sarà più serena.

Le persone che si frequentano hanno un'influenza davvero grande su di noi, quindi è utile prendersi del tempo per pensare a come sono quelle delle quali maggiormente di circondiamo: sono persone che portano bellezza e arricchimento alla mia vita? Come mi sento dopo aver trascorso un pomeriggio con quella persona? Positiva ed energica o stanca e giù di morale? Quali sono gli argomenti di conversazione di questa persona e come mi fanno stare? Le emozioni che si alimentano in me standovi insieme sono allineate con le scelte che sto facendo nella mia vita o sono emozioni che mi discostano dai miei obiettivi? Mi potenziano o mi indeboliscono? Quando sto con questa persona mi sento libera di esprimermi o mi sento bloccata? Mi sento serena oppure avverto il bisogno di proteggermi? Il tempo vola quando chiacchiero con lei oppure non mi passa più?

Personalmente desidero avere intorno a me persone gioiose, felici di condividere, che si rallegrano per i raggiungimenti altrui, persone che mi facciano sentire una bella persona, propense a volgere lo sguardo sui lati positivi delle esperienze, che mettano in luce le mie qualità e mi facciano sì notare i limiti, ma non condannandoli come difetti insormontabili, bensì evidenziandoli come campi di miglioramento, magari sui quali fare un po' di ironia scherzandoci su. Persone che facciano il tifo per me, che mi supportino, che siano felici dei miei risultati, che sappiano rispettare, anche se non lo condividono, cosa è davvero importante per me.

Così ho cominciato a privilegiare rapporti con persone di cui ho stima, che risuonino maggiormente con le mie frequenze. Non mi riferisco alle semplici preferenze, alle scelte politiche, ai gusti estetici o culinari, né alla squadra di calcio, se amano il mio stesso genere musicale o gli stessi film, né se sono ordinate o disordinate. Anzi, le differenze sono simpatiche da gestire, portano allegria e sono utili a migliorare, perché offrono nuovi punti di vista oltre a quelli che già ho. Mi riferisco piuttosto a ciò che è profondamente importante per me, ai miei valori di base, che personalmente sono cose come il rispetto dell'altro, la bontà d'animo, la chiarezza, l'amicizia, il bene comune, la vicinanza, la crescita, la famiglia, la disponibilità al dialogo.

E da quando privilegio questo tipo di rapporti, la mia vita è migliorata, il mio umore è più alto, sento supporto ed una sensazione di fiducia che mi spingono a procedere nei miei obiettivi più serenamente. Mi sento migliore.

Solitamente le nostre relazioni cambiano, a volte anche involontariamente, proprio quando ci troviamo a fare i conti con un cambiamento dentro di noi. Quando cambiamo la frequenza con la quale vibriamo, in modo naturale incontriamo persone più in linea con quelle vibrazioni, ritroviamo vecchie conoscenze che magari per un tempo a loro volta hanno percorso altre strade, oppure ci troviamo a consolidare maggiormente amicizie attuali confermandone la bellezza.

Sono felice delle persone che tengo maggiormente con me oggi, con tutte loro ho relazioni che mi migliorano e mi rendono felice, persone disposte al dialogo, al chiarimento, a dare un contributo positivo al mondo, persone che per emergere non necessitano di schiacciare gli altri, che sono felici di vedere l'altro crescere e sono disposte sia ad imparare che a donare. E le ringrazio perché mi scelgono ogni giorno, donandomi il loro tempo, aiutandomi ad essere una Silvia migliore mostrandomi in modo amorevole come migliorare sempre.

Ricordiamoci che, contemporaneamente, noi influenziamo gli altri allo stesso modo.

Non basta selezionare con cura chi frequentare, dobbiamo anche noi prenderci cura della relazione, assumerci la responsabilità di essere persone degne di essere frequentate, avendo premura, preoccupandoci del bene dell'altro, dedicandogli tempo, ascoltando quella persona, facendo il tifo lei, facendole sentire il nostro supporto ed il nostro affetto. Avendo cura, dedicando tempo ed attenzione alla relazione, per il piacere di far crescere il rapporto con quella persona, ci verranno in dono valori importanti come la vicinanza, la soddisfazione, la felicità.

Possiamo provare a fare il seguente esercizio, per stimolare in noi nuove riflessioni: elenchiamo le 5 persone che maggiormente frequentiamo, che sentiamo più spesso, che ad oggi teniamo più vicine a noi. E poi chiediamoci, per ognuna di esse in elenco: come mi sento quando sto con lei? In che modo mi influenzano i suoi atteggiamenti, le sue convinzioni? Mi avvicinano o mi allontanano dai miei obiettivi? Questa persona mi fa bene? Mi sento bene quando sto in sua compagnia? La sua presenza è di nutrimento per me? Mi insegna qualcosa, anche indirettamente? Mi sento libera di esprimermi al massimo delle mie potenzialità senza alcun senso di colpa? E' una persona che chiamerei per avere un suo saggio consiglio?
Ed io che tipo di amica sono? Che atteggiamento ho nei confronti di quella persona? La critico continuamente e la giudico, oppure la sostengo, le faccio notare i suoi punti di forza, la incoraggio a portare avanti i suoi obiettivi?

Queste domande possono aiutarmi a capire chi frequentare di più e chi, invece, lasciare che sia una conoscenza meno assidua, sempre con un sentimento di gratitudine. E possono indicarmi come modificare i miei atteggiamenti per essere una compagna di viaggio migliore.

Buone riflessioni a tutti voi, e l'augurio di frequentazioni felici :-)